Il giorno di Pasqua, un'ultima processione, quella della Madonna di Loreto,concludeva le cerimonie religiose della Settimana Santa e di tutta la Quaresima, mentre la maggior parte dei trinitapolesi, con l' abito della festa, si riversava sul Corso principale per il primo "sfruscio" primaverile.
Abbiamo accennato in precedenza alle modifiche intervenute nei riti quaresimali a partire dagli inizi degli anni Sessanta; la Chiesa, cioè, sulla base delle decisioni del Concilio Vaticano II, ha rivisto e riordinato tutta la materia liturgica.
Il culto Eucaristico, ad esempio, trova la sua massima solennità nella festa del Corpus Domini e, di conseguenza, è sparita la processione della Quarant'ore, che da secoli si svolgeva a Trinitapoli la domenica prima delle Palme; spostata la Resurrezione alla mezzanotte del Sabato Santo, la processione dei "Misteri" è passata dal venerdì al sabato mattina, mentre è venuta meno quella della Madonna di Loreto, che appariva senza nessun legame con la Pasqua.
A queste decisioni della gerarchia si sono aggiunte delle trasformazioni strutturali nella società trinitapolese, che hanno avuto riflessi sul comportamento religioso dei "Casalini", per cui la partecipazione alle cerimonie religiose si è fatta meno intensa, più sbiadita.
Abbiamo accennato in precedenza alle modifiche intervenute nei riti quaresimali a partire dagli inizi degli anni Sessanta; la Chiesa, cioè, sulla base delle decisioni del Concilio Vaticano II, ha rivisto e riordinato tutta la materia liturgica.
Il culto Eucaristico, ad esempio, trova la sua massima solennità nella festa del Corpus Domini e, di conseguenza, è sparita la processione della Quarant'ore, che da secoli si svolgeva a Trinitapoli la domenica prima delle Palme; spostata la Resurrezione alla mezzanotte del Sabato Santo, la processione dei "Misteri" è passata dal venerdì al sabato mattina, mentre è venuta meno quella della Madonna di Loreto, che appariva senza nessun legame con la Pasqua.
A queste decisioni della gerarchia si sono aggiunte delle trasformazioni strutturali nella società trinitapolese, che hanno avuto riflessi sul comportamento religioso dei "Casalini", per cui la partecipazione alle cerimonie religiose si è fatta meno intensa, più sbiadita.
- Testo tratto da "Le Confraternite di Trinitapoli" di Pietro di Biase, Schena Editore, Fasano di Brindisi, 1989.
- Foto Archivio Peppino Lupo (anni trenta), tratta dal sito http://www.fotografieitalia.it.