CONFRATERNITA DI S. MARIA DI LORETO

Agli inizi di aprile del 1781, il Priore Nicola Lamacchia "della Congregazione sotto il titolo della Madonna di Loreto, del Casale di Trinità di Barletta", supplicano il sovrano di concedere il regio assenso su alcune regole, cioè sullo statuto, che hanno stilato per il buon andamento dell'associazione.
I richiedenti, essendo analfabeti, firmano tutti con il segno di croce, autenticato dal notaio Giovanni Carescia, originario di Campobasso ma residente nel Casale.
L'approvazione sovrana è del 10 maggio 1781.
Inizialmente la congrega è riservata agli uomini soltanto, ma successivamente si apre anche alle donne.
Nel 1794, infatti, il priore scrive che "godendo quella popolazione della protezione di detta Beata Vergine, sotto detto titolo, è da più tempo che la medesima [popolazione] ha fatto le premure a detta Congregazione di voler erigere il Monte delle Consuore, con pagare ciascuna consuora ascribenda grana cinque al mese, e ricevere i debiti suffragi ed in vita ed in morte, e rendersi maggior culto a detta Beata immagine da tali spontanee caritatevoli offerte".
Volendo far fronte a tale domanda, sin dal 12 marzo 1792 la confraternita aveva deliberato di consentire l'iscrizione alle donne, previo consenso regio; ma passeranno altri due anni prima che se ne faccia richiesta al sovrano, il quale darà il proprio assenso nel novembre del 1794.
Le consorelle, però, saranno "riputate come benefattrici", nel senso che godranno dei vari suffragi in vita e in morte, ma non parteciperanno alle riunioni della confraternita nè avranno diritto di voto attivo o passivo.
La chiesa a cui faceva capo la confraternita lauretana era la cappella extra moenia della Madonna di Loreto, ubicata a nord-ovest del paese, lungo il tratturo delle pecore che da Tressanti portava all'Ofanto e a Barletta.
cresciuto demograficamente il Casale, si pose il problema di una nuova e più capiente chiesa; intorno al 1805, quindi, la primitiva cappella venne sostituita da un tempio ad una navata, con una cupola che sovrastava il presbiterio.
Nel dicembre del 1826, tuttavia, questa nuova chiesa fu semidistrutta da un evento atmosferico o sismico, per cui la pietà e la devozione dei casalini portò alla progettazione dell'attuale tempio a tre navate, realizzato tra il 1827 e il 1845.
La confraternita, intanto, interamente a sue spese provvide per una cappella (l'attuale sagrestia) da utilizzare per le proprie necessità, come ricorda una lapide:

D.O.M. / Cappella / a particolare peculio / Della Confraternita di S. M. di loreto / Fabbricata / Volgendo dell'era volgare / L'anno 1830 / A memoria de' posteri / I confratelli / Questa ponevano.

Utilizzandone la cripta come sepoltura, nel 1880 i confratelli abbellirono ancor più tale sacello, facendone il proprio Oratorio, come leggiamo in un'altra iscrizione:

D.O.M. / B.M.V. Lauretanae Patronae Primae Trinitapolis / Sodales ut ad pia faciunda convenirent / aediculam hanc cum suo ornatu atque altari aere suo / fecerunt A.D. MDCCCLXXX.


- Testo e foto (1) a cura di P. Pagano, tratti da "Le Confraternite di Trinitapoli" di Pietro di Biase, Schena Editore, Fasano di Brindisi, 1989.


LA CHIESA DELLA MADONNA DI LORETO

foto tratta da http://www.panoramio.com


LE STATUE DEI MISTERI



- Foto a cura del dott. Francesco Stanzione (11 marzo 2012).