CONFRATERNITA DEL SS. SACRAMENTO

"Il Priore e fratelli della Congregazione sotto il titolo del SS.mo Sacramento del Vostro Casale della SS.ma Terinità di Barletta, supplicato espongono alla M.V. come per lo buon governo ed amministrazione della loro Congregazione an formato alcune regole, perciò supplicano la M.V. per il Suo Regale Assenso".
In questi termini il priore Maurantonio La Bianca e altri dodici fratelli si rivolgono al re, chiedendo l'approvazione del proprio statuto; ottenuto il regio assenso nel dicembre 1758, ha inizio l'esistenza giuridica della confraternita.
Fra i tredici confratelli che hanno sottoscritto la richiesta della sanzione sovrana allo statuto ritroviamo quattro massari e due "bracciali", i quali ultimi - pur semplici braccianti - hanno case e terre; da questi elementi deduciamo che era il ceto dei benestanti a confluire in tale sodalizio.
"Questa congregazione del SS.mo fu fondata dalla pietà e zelo di Mauroantonio la Bianca, Vito Nicola Carriero e Ruggiero de' Benedictis quondam Matteo, i quali avendosi fatte formare alcune regole pie ed esemplari, ne ottennero dalla maestà del Sovrano (D.g.) l'assenso Regio, avendo speso di proprio loro danaro docati quaranta": così leggiamo sul primo folio di un registro di deliberazioni, che poi riporta la lista dei "Fratelli che si attrovano ascritti a detta Estaurita oggi 16 marzo 1781", annotati secondo l' anzianità di iscrizione; al 1781, dunque, la congrega conta 51 confratelli e 11 novizi.
Sin dal suo sorgere, nel 1758, la confraternita del Santissimo Sacramento fu "installata nella Chiesa Parrocchiale con ordine di avvalersi della medesima con tutti i mezzi che conducono a buon fine".
Inaugurata la nuova parrocchia nel 1767 - sorta su parte del sito occupato attualmente dalla Chiesa Madre - vi si trasferì anche la congrega, a cui fu donata la Cappella del Santissimo, ivi costruita a devozione dei fratelli Orazio antonio e Pietro Labianca.
Tanto tramanda una lapide il cui testo è il seguente:

DOM / ORATIUS ANT. ET PETRUS DE BLANCA / SACELLUM HOC PROPIO AERE FECERUNT / ET SODALITATI SS.MI SACRAMENTI / DONO DEDERUNT / ANNO D. MDCCLXVII.

L'altare della Cappella era dedicato al Santissimo Sacramentio e all'Immacolata Concezione e ad esso erano applicate particolari indulgenze, come ricorda la lapide che i confratelli posero nel 1806:

DOM / ALTARE PRIVILEGIATUM QUOTIDIANUM SUB TITULO SS.MI / SACRAMENTI ET CONCEPTIONIS BMV IMMACULATAE / ANUENTE REGE CONCESS.M ASS.MO DOMINO NOSTRO PIO / PAPA VII DIE VI SEPTEM.IS A. DOMINI MDCCCVI / ET PRAESULE JUBENTE ALOYSIO PIRELLI / SODALES POSUERE.

- Testo e foto (1) a cura di P. Pagano, tratti da "Le Confraternite di Trinitapoli" di Pietro di Biase, Schena Editore, Fasano di Brindisi, 1989.


LA CHIESA MADRE



L' ORATORIO DELLA CONFRATERNITA



LE STATUE DI CRISTO MORTO E DELLA ADDOLORATA




- Foto a cura del dott. Francesco Stanzione (11 marzo 2012).