VENERDI' SANTO MATTINA - Processione dei Misteri


Attualmente a Trinitapoli il Venerdì Santo mattina, verso le ore 10.00, dalla Chiesa Madre esce la processione dei Misteri.
Ognuna delle cinque Confraternite trinitapolesi custodisce nelle rispettive sedi, per tutto l' anno, due delle dieci statue che compongono la processione e che sintetizzano i vari momenti della passione di Cristo.

All'orario prestabilito si apre il portone della Chiesa Madre e la processione ha inizio con l' apparire del primo Mistero, Gesù nell' orto, seguito da S. Pietro che ha accanto un gallo; queste due prime statue vengono portate a spalla dalla Confraternita di S. Stefano.

Sopraggiungono dalla Rettoria di S. Anna Gesù alla colonna e Gesù alla canna o Ecce Homo, portati dalla Confraternita di S. Anna; queste due statue si dispongono dietro S. Pietro.

Dalla Chiea di S. Giuseppe, situata di fronte alla Chiesa Madre, portati dalla Confraternita di S. Giuseppe, escono subito dopo la Veronica e Gesù che porta la Croce.
A questo punto, dalla Chiesa Madre, escono i simulacri di Gesù Morto e della Addolorata, portati dalla Confraternita del SS. Sacramento.

La processione si avvia per le stradine del piccolo centro storico, attraversando via delle Carceri, via Casalvecchio fino a via Cavour dove, nei pressi della chiesetta dei SS. Medici, si congiunge con le statue del Cireneo che aiuta Gesù a portare la croce e del Calvario, in cui la Madonna, la Maddalena e S. Giovanni sono raffigurati ai piedi di Gesù Crocifisso. Queste statue provengono dalla Chiesa della Madonna di Loreto e vengono portate dalla omonima Confraternita che in essa risiede.
Dopo aver percorso alcune vie della città, la processione si conclude, dopo aver percorso via Vittorio Veneto e corso Trinità, con il ritorno di ognuna delle statue nelle rispettive chiese.
Un tempo, come indicato da Pietro di Biase nel suo libro su "Le Confraternite di Trinitapoli", quando "la processione giungeva in corso Garibaldi, si fermava all' altezza della Chiesa di Sant'Anna, la cui porta, dopo che alcuni confratelli avevano bussato tre volte, si apriva per lasciare uscire l' Addolorata" che era stata lì portata la sera del Giovedì Santo.
"Si aveva così" continua il di Biase "il tradizionale incontro della Vergine con il Figlio morto. L'omelia dell'Arciprete veniva a commentare il rito; indi la processione, compresa l'Addolorata, riprendeva il cammino per sciogliersi intorno alle 14".
Attualmente la processione dei Misteri dura poco più di un paio d'ore e le statue non vengono più portate con il caratteristico dondolio che caratterizza le processioni della Settimana Santa di quasi tutta la Puglia, ma con un passo piuttosto sostenuto, perdendo tutta la solennità che dovrebbero avere invece i momenti in cui la la Madonna in lutto segue mestamente il Figlio morto.




- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
- Foto tratte dal sito http://www.fotografieitalia.it.
 

Filmato storico (primi anni 70)